I risultati di Astra e l’impatto per il tessuto economico

Negli approfondimenti precedenti abbiamo iniziato a sviscerare due assi fondamentali di cui si compone Astra: gli sviluppi da un lato in termini di infrastrutture e hardware, e dall’altro in tema di digitalizzazione e software per lo spazio. Il terzo work package non è meno importante, perché è dedicato a un tema cruciale: l’impatto del progetto sulla ricerca, sugli attori economici e in generale sulle comunità.

In questo senso, c’è un duplice obiettivo dichiarato: da una parte proteggere e valorizzare i risultati delle ricerche svolte nel corso del progetto e dall’altra valutarne la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Passaggio chiave di questa fase di lavoro infatti è la creazione di un Centro per il Trasferimento Etico di Tecnologia e la Gestione dell'Impatto (Center for Ethical Technology Transfer and Impact Management).

La prima azione di questo progetto si articola intorno a due concetti fondamentali: quello di proprietà intellettuale e quello di valorizzazione. Sono due facce della stessa medaglia. Riconoscere l’importanza del lavoro svolto vuol dire infatti, da una parte, tutelare il patrimonio di idee e il frutto delle ricerche, originali e innovative, e dall’altra significa anche estrapolare gli elementi di interesse che ne derivano, per mettere poi questo lavoro al servizio della comunità.

A livello di output, queste due direttrici si tradurranno in brevetti, registrazioni, licenze, accordi di sfruttamento e collaborazione con diverse organizzazioni, entità e istituti.

La naturale conseguenza della valorizzazione è il trasferimento delle conoscenze: a questo aspetto è dedicata la seconda azione di questo terzo work package di Astra. Tale trasferimento avverrà grazie alla collaborazione con diversi istituti di ricerca ma anche con le industrie (con una particolare attenzione alle imprese di piccole e medie dimensioni) che potranno sfruttare al massimo le conoscenze acquisite dai ricercatori di Astra. Saranno formalizzati in questo contesto numerosi rapporti, collaborazioni su progetti di ricerca e percorsi di formazione.

Inoltre saranno istituiti degli spin-off da parte degli affiliati di Astra, ovvero l’università di Perugia, l’istituto nazionale di astrofisica (Inaf), la Fondazione Bruno Kessler e Thales Alenia Space SpA, per accelerare e rendere più diretto il trasferimento delle conoscenze. Non è un caso che a questo specifico scopo sarà assunto personale qualificato.

Infine, un’azione di questo spoke è dedicata alla valutazione e al monitoraggio dell’impatto sociale, economico e ambientale delle tecnologie sviluppate nel corso del progetto. Questo sarà fatto attraverso pubblicazioni, seminari e report di valutazione sul tema, nonché tramite la generazione di apposite licenze di utilizzo etico. La valutazione si svolge sia ricostruendo ex ante l’impatto dei singoli progetti che con reportistica ex post.

Quest’ultimo filone di Astra rappresenta quindi anche una restituzione pubblica da parte degli attori protagonisti dello spoke - in primis del Gssi che ne è responsabile - e, in generale, della restituzione alla collettività dei risultati raggiunti attraverso i finanziamenti del Pnrr all’ecosistema Vitality.

Foto: Cerqueira (licenza)

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